Colombo Italiano
Origine:
Da studi e ricerche recenti le origini del Sottobanca possono farsi risalire al XV secolo. Con il contributo di questi lontani antenati nel secolo scorso, nelle campagne modenesi, attraverso opportuni incroci si ottennero dei soggetti somiglianti agli attuali Sottobanca, che dovevano però soprattutto rispondere ad esigenze di produzione della carne; il loro peso infatti oscillava, a stomaco vuoto, tra un minimo di 600 ed un massimo dì 700 grammi. Il nome "Sottobanca" pare derivi dal fatto che questi colombi amano fare il nido e covare le uova per terra, fra casse e panche che si trovano sotto i porticati, nei cascinali rurali.
Impressione complessiva:
Colombo piuttosto alto sulle gambe, pettoruto, con portamento fiero, corpo orizzontale e coda leggermente rialzata; ha il corpo robusto e relativamente corto in rapporto all'altezza. La testa è ornata da un ciuffo a conchiglia fornito di rosette laterali. Il soggetto deve essere ben proporzionato in rapporto alla sua struttura, cosicché la sua altezza, misurata dalla pianta del piede al margine superiore della testa, corrisponda alla lunghezza, dalla punta del petto alla estremità della coda. Il suo peso minimo è di 800 grammi per le femmine e di 850 grammi per i maschi.
Caratteristiche della razza
Testa: Robusta, leggermente appiattita alla sommità, con fronte larga e moderatamente ascendente. Nei soggetti gialli caldani è tollerabile che la testa abbia caratteri leggermente più fini rispetto ai soggetti di altri colori. La parte posteriore della testa. la nuca, è ornata da un ciuffo a conchiglia folto e spesso. ben compatto, che la cinge sporgendo ai lati, ove forma due rosette all'altezza degli occhi e, abbassandosi sul collo, si conclude in una fluida criniera. Le rosette devono essere ben modellate, formate da diversi ordini di piume disposte concentricamente.
Occhi: Grandi e vivaci, con iride di colore rosso arancio (occhi "di gallo"); soltanto nei soggetti con mantello bianco l'occhio è completamente scuro (occhio "di veccia" o 'Al topo"). I contorni devono essere ben pronunciati e di colore rosso vivo.
Becco: Moderatamente corto, robusto, tondeggiante e lievemente incurva-to sulla punta. Il becco deve essere bianco roseo nei soggetti con mantello di colore bianco, giallo caldano, rosso, nero (Moro). I soggetti con mantello di colore magnano possono avere il becco con la punta di colore nero. La linea che unisce la fronte con il becco deve essere ininterrotta. Nei soggetti con mantello giallo caldano e rosso il becco è tollerato leggermente più minuto. Caruncole nasali di colore bianco, ben sviluppate, ma senza increspature (lisce).
Collo: Robusto e slanciato, si assottiglia armoniosamente dalla attaccatura con il petto. dove deve essere largo, fino alla gola che deve presentarsi ben intagliata e svasata.
Petto: Ampio, prominente, arrotondato. Lo sterno, profondo e di consistente spessore, raggiunge armoniosamente l'inizio della forchetta posteriore; fra il termine dello sterno e le due punte della forchetta non deve intercorrere troppo spazio.
Dorso: Largo, corto e robusto, portato il più possibile orizzontale, un poco incavato; spalle robuste e ben chiuse.
Ali: Robuste, con scudi alari ben aderenti al corpo e ricoprenti il dorso. Le remiganti primarie devono adagiarsi sopra la coda, la punta della penultima remigante deve arrestarsi a circa tre centimetri dalla estremità di essa.
Coda: Chiusa e compatta, portata orizzontale o leggermente verso l'alto, è composta da un numero di timoniere variante tra 12 e 14.
Gambe: Robuste, con tarsi grossi e nudi, abbastanza alti, portati lievemente inclinati e di colore rosso vivo più o meno carico, in relazione al colore del mantello. Dita ben piazzate, lunghe e robuste; unghie di colore roseo in tutti i mantelli, tranne che nei magnani i quali possono presentare unghie di qualsiasi colore.
Piumaggio: Di qualunque colore sia il mantello del soggetto il suo piumaggio deve sempre essere lucido, morbido, ben aderente al corpo.
Mantelli della razza
Cinque sono i mantelli fondamentali ed ammessi a concorso: nero, rosso, giallo-caldano, magnano, bianco. Altri mantelli importanti, perché utili ai fini dell'allevamento, sono: bruno o pietra scura, sauro di moro: un soggetto rosso figlio di neri, che presenta sottopenna e groppone grigio fumo, nero di magna-no: un soggetto nero che deriva da magnani e può presentare alcune penne bianche sul corpo; qualora il soggetto nero presenti sulla testa un gruppo di piumette bianche esso viene denominato "mascherino" se maschio, oppure "suora" se femmina. Il nero di magnano ed il mascherino hanno la punta del becco macchiata di nero, poiché derivano da magnani. Tutti questi mantelli sono definiti e classificati come "mantelli portatori" e derivano dai mantelli di base.
Colore e disegno
Tutti gli unicolori devono avere colori uniformi e lucenti, dalla testa alla coda, senza macchie opache. Nei soggetti rossi e nei gialli-caldani il sottopenna deve essere bianco; il colore del mantello dovrebbe preferibilmente mantenersi anche al centro delle rosette. I soggetti neri vengono chiamati "Mori" per la somiglianza del colore del loro mantello con il frutto del Gelso, la Mora, che è di colore nero lucente. I soggetti rossi vengono anche chiamati "Sauri" per la somiglianza del loro mantello con quello simile ed omonimo dei cavalli. I soggetti gialli-caldani possono presentare tale colore in due tonalità: giallo naturale e giallo caldano; quest'ultimo ha una pigmentazione più intensa.
Il soggetto magnano è così chiamato per la somiglianza del disegno del suo mantello con il colore del grembiule sporco dello stagnino (detto in dialetto emiliano-romagnolo "magnano") che, appunto, con lo stagno aggiustava secchi e pentole di rame. il mantello di un soggetto magnano ha colore di fondo bianco ghiaccio, ma non grigio opaco, e presenta lievi soffusioni argentate alle estremità delle remiganti, con piume nere o parzialmente nere distribuite il più possibile uniformemente su tutto il corpo. Il mantello magnano è mutevole, cambia con il progredire dell'età del soggetto: le piume nere tendono ad aumentare di numero e di intensità di colore, con il passare degli anni, ad ogni muta, in particolare sulla testa, sul collo e sul petto.
Gravi difetti:
Mancanza di proporzioni e di portamento, mancanza di struttura, corpo leggero, troppo lungo, stretto, petto stretto, piatto, poco prominente, dorso stretto, portato inclinato verso il basso; scudi alari e spalle esili e strette, portate staccate dal petto o aperte; remiganti lunghe, a coltello, portate basse o incrociate sulla coda, coda aperta, lunga, portata bassa o inclinata verso il basso; rosette asimmetriche, malformate o attaccate basse sul collo, ciuffo a conchiglia portato basso sul collo, storto, troppo aderente o appoggiato alla nuca, di scarso spessore; collo corto. sottile o a tubo; becco lungo, sottile, con attaccatura pinzata, portato verticale, testa minuta, corta, arrotondata, fronte stretta, accentuata pinzatura o avvallamento tra fronte e attaccatura del becco; occhio piccolo e infossato, sporgente, con iride color perla o depigmentato, occhio scuro nei mantelli colorati, contorno degli occhi stretto, di colore rosso scuro violaceo o troppo pallido e depigmentato; gambe flesse, divaricate a x o storte, tarsi e piedi impiumati, di colore rosso violaceo; mantello opaco, di colore non uniforme, arricciato.
Schema di valutazione:
Impressione complessiva - struttura - conformazione - posizione - proporzioni -testa - occhio - becco - collo - petto - dorso - ali - coda - gambe - mantello -piumaggio.
Diametro dell'anello: 11 mm.